1. La durata del trattamento
Se desiderate un trattamento breve, immaginando di fare qualche seduta o un limitato periodo di lavoro, la psicoanalisi potrebbe non essere adatta. Non solo un trattamento analitico è difficilmente breve, ma non è neppure possibile stimare in anticipo, con un rigida precisione, la sua durata. La durata dipende infatti da numerose variabili, legate all’unicità della singola persona. Personalmente ritengo che un trattamento, che debba avviare un processo trasformativo profondo della personalità, non possa essere veloce. Le proprie abitudini sono ben radicate e modificarle è un impegno ambizioso. Sono necessari una forte motivazione, continuità e costanza.
2. La frequenza delle sedute
Se siete alla ricerca di una terapia con sedute poco frequenti, sconsiglio la psicoanalisi. La frequenza consigliabile è di almeno tre sedute a settimana. Una frequenza più bassa non garantisce una consistenza necessaria per il trattamento. Se non sentite una motivazione sufficiente da dedicare al vostro mondo interno e alla vostra ricerca esistenziale, la psicoanalisi potrebbe non essere la scelta per voi.
3. Il lettino
Se non desiderate uno spazio intimistico e silenzioso, dove si utilizza il lettino come strumento per guardarsi dentro in modo profondo, la psicoanalisi potrebbe non essere indicata. La sofferenza merita un doveroso rispetto, ha bisogno di compresione e calma. Se preferite un ambiente più allegro e leggero, meglio lasciare stare questo tipo di trattamento.
4. Dimmi chi sono e cosa devo fare
No, la psicoanalisi non funziona esattamente così. L'analista è una guida partecipe, attenta e rispettosa, che deve consentire a chi sceglie di fare questo ambizioso progetto di trovare la propria strada, acquisendo un senso di stabilità interiore, di forza e fiducia in sé. Se cercate una terapia che utilizzi tecniche schematiche e risposte pronte e preconfezionate, spiegandovi razionalmente chi siete e suggerendovi cosa dovete fare, la psicoanalisi potrebbe non essere il trattamento per voi.
5. Ci sono esercizi e compiti da fare?
Se state cercando uno specialista che vi dia compiti o istruzioni da svolgere tra una seduta e l’altra, se pensate che il sentire sia meno importante del fare, la strada della psicoanalisi potrebbe non essere giusta. Essa si basa sulle emozioni che la persona sperimenta con l'analista e sulla libertà di pensiero. Questo consente, nel tempo e grazie a una serie di meccanismi, l’avvio di un processo trasformativo profondo della personalità.
6. Disdico, ma pago
Quando la seduta accordata salta, per assenza del paziente, dev’essere pagata. Questo per diversi motivi, uno dei quali è garantire la continuità del trattamento e la presenza dell'analista. Se non desiderate questo vincolo, la psicoanalisi potrebbe essere un percorso troppo impegnativo.
7. Obiettivo felicità
È importante fare attenzione alle facili promesse di una felicità o un benessere assoluti. La psicoanalisi serve per acquisire un senso di vitalità, di forza e di stabilità interiori. Questo significa poter godere del mondo, ma essere anche in grado di affrontarne i limiti e le frustrazioni a volte dolorose che esso può comportare. La felicità come condizione assoluta non è realistica, può essere un'idealizzazione dalla qualità onnipotente. Se avete l'aspettativa che il fine di una psicoanalisi sia uno stato di felicità totale, potrebbe non essere questa la strada giusta per voi.
8. Il cambiamento è impegnativo
Cambiare implica una ristrutturazione di sé, che consente un senso di apertura e di nuove possibilità. Cambiare comporta una trasformazione delle proprie certezze e degli equilibri precedentemente consolidati. Insieme all'analista, anche grazie alla frequenza intensiva delle sedute, si crea un senso di sicurezza indispensabile per questo epocale processo di cambiamento. Se preferite un lavoro meno impegnativo e meno profondo, si possono valutare percorsi alternativi alla psicoanalisi.
9. Prove scientifiche del trattamento
Se state cercando un trattamento che si fonda su ricerche statistiche, oggi definito evidence-based, poiché ritenete che questo rappresenti una garanzia, valuterei con attenzione se fare una psicoanalisi. Essa si fonda sull’idea che la complessità dell’uomo e delle pieghe della sua anima non siano facilmente misurabili né schematizzabili in modo riduttivo. La psicoanalisi è un trattamento classico, che affonda le sue origini fin dalla fine dell'Ottocento e vede importanti evoluzioni fino ai tempi d'oggi. Essa è operata da un numero ristretto di professionisti in Italia, addestrato in modo particolarmente rigoroso e sottoposto a una formazione permanente. Anche se la psicoanalisi non si basa su dati statistici, essa è scientifica. La psicoanalisi è una ricerca che non deve utilizzare definizioni dogmatiche, ma deve porsi domande e interrogarsi su se stessa, senza il bisogno di ostentare sicurezze che troppe volte sono apparenti. La psicoanalisi arriva alla verità attraverso un percorso e costruisce un autentico e stabile senso di sicurezza attraverso la relazione umana tra analizzando e analista.
Conclusioni
Se siete arrivati a leggere fin qui, potreste chiedervi perché valutare un percorso di questo tipo. Il valore di una psicoanalisi sta nel suo processo trasformativo profondo, è un progetto costruito sulla singola persona che, in accordo con l'analista, decide di intraprenderlo. È un percorso particolarmente ambizioso e impegnativo, che non comporta la felicità assoluta, ma un promettente senso di possibilità e, al contempo, la capacità di gestire al meglio i momenti più bui che ciascuno di noi attraversa nella propria esistenza. Diremmo che il mondo non sempre è un luogo ideale, ma a volte ci dimentichiamo di avere una voce in capitolo, non utilizziamo la nostra creatività e, alla fine, non sentiamo la vita nelle nostre mani. Con la psicoanalisi l’individuo può quindi ritrovare un suo personale soffio vitale, attraverso cui essere se stesso nel mondo.