Asma

1. Appena nato, il bambino piange?

No, respira. E spesso il suo fremito vigoroso, simile a un grido di vittoria, viene confuso per pianto. Il polmone, quindi, è un organo che si trasforma all'atto della nascita, passando da un'attività acquatica a un'attività aerea. Questo passaggio è fondamentale affinché inizi la vita extrauterina. Dal punto di vista psicologico, i disturbi legati all'asma, si collocano fin dai primissimi istanti di vita del bambino.

2. Mondo interno e mondo esterno

Il respiro mette in contatto il mondo interno e il mondo esterno. Il disturbo asmatico, riguardando problemi respiratori, può avere a che fare con la relazione tra sé e l'ambiente.

3. Emozioni e respiro

La nostra attività corporea è legata alle nostre emozioni. Se proviamo paura i ritmi respiratori possono aumentare; se siamo in allerta il respiro si può fermare per alcuni istanti; se viviamo un senso di angoscia possiamo sentire fame d'aria, così come un senso di oppressione se viviamo un forte stato di rabbia. Diversamente, un senso di appagamento o di pace consentirà uno stato respiratorio rilassato e lento. Esperienze emotive negative ripetute, soprattutto in età neonatale e nei primi anni di vita, ma comunque anche in età più avanzata, possono generare problematiche che potrebbero stabilizzarsi.

4. L'asma può essere collegata a un senso di perdita?

Sì. Le funzioni respiratorie aeree si attivano in relazione a una grande perdita, la perdita della vita intrauterina. Con la nascita il bambino si trasforma, perde una condizione esclusiva, quella di essere tutt'uno con la madre. La nascita, quindi, che è vita, implica anche una perdita, una separazione.
Il problema può nascere quando questa perdita non viene gestita in modo adeguato. Inizialmente la madre, o chi si prenderà cura del bambino, dovrà ricreare quella condizione di tutt'unità, di fusione; soltanto nel tempo, e molto lentamente, la madre dovrà consentire al bambino di separarsi. Ma mai una volta per tutte. Vi è sempre un movimento tra fusione e separatezza, una condizione di continuità tra madre e bambino. Così come, un giorno, tra adulto e ambiente.

5. Quale cura per l'asma?

Dal punto di vista psicologico è importante fare una nuova esperienza di se stessi attraverso un percorso strutturato, intensivo e continuativo, con l'obiettivo di acquisire un senso di stabilità interiore e di fiducia in se stessi.